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mercoledì 8 novembre 2017

UNA SOCIETÀ A MISURA D'ASINO. Il riesino Giuseppe Paterna la preconizzava trent'anni fa



Giusto trent'anni fa!

A chi va, condivida il Post! 
Potrebbe essere socialmente utile allargare l'area della coscienza "asinina"!


"È questo il senso della nuova raccolta di liriche dialettali siciliane di Giuseppe Paterna, che, non a caso, si intitola “Lu Sceccu”, ed è preceduta da circostanziate motivazioni per il titolo che danno l’esatta dimensione di una società… “a misura d’asino”, adeguatamente travestito, s’intende”.   
                                                                Marisa Sedita Migliore




Testo di Giuseppe Paterna

Trent'anni dopo!
En analogie, 
ogni riferimento a fatti personaggi e circostanze
è puramente casuale
rigorosamente frutto di astrale fantasia.




Prefazione di Giuseppe Paterna



Presidente dell'A.R.C.I. era Totino Butera che mi ha coinvolto
 nella presentazione del libro.  La ricordo bene anche se sono trascorsi trent'anni.
Fu una serata molto partecipata e calorosa.
Peppe Lupo ne avrebbe fatto un dettagliato resoconto su
 "L'ARCIPICCHIA". 
Bimestrale del circolo Rinascita di Riesi.

Era il periodo delle festività natalizie e trovandomi come di consueto in paese, a Racalmuto, 
mi recai a Riesi in compagnia di Angelo Mendolia. 
Non ci siamo annoiati nel viaggio  in macchina di andata e ritorno
perché disquisimmo su tutto.











I disegni sono di Evelina Paterna e di Nuccio Carrara








venerdì 25 marzo 2016

SVEGLIATI, GROTTE. Il tuo figlio Renzo Collura manda un segnale da Pavia

Autoritratto, china su cartoncino (cm 11x16,) 1989

In questi giorni di festeggiamenti pasquali molto sentiti e partecipati a Grotte, ai lati della caratteristica scalinata che porta in cima al Calvario si possono ammirare le stazioni della Via Crucis realizzate da noti pittori siciliani, un progetto sostenuto a suo tempo da Renzo Collura che con l'amministrazione comunale, assieme ad un gruppo di amici e sodali, ha dato vita a diverse iniziative in favore delle arti visive e del patrimonio artistico del suo paese natale.

Dopo la sua morte,  in occasione del quinto e del decimo anniversario, con la collaborazione del figlio Athos, apprezzato artista e regista residente a Milano, che ho avuto l'onore di coadiuvare, l'Amministrazione ha "ricordato" l'artista Collura con diverse iniziative, tra cui l'intestazione di una Piazza (ex Piazza Fonte), una cartella d'arte, un Premio Regionale d'Arte per giovani artisti, un'istituenda Fondazione che istituenda però è rimasta nonostante la disponibilità della famiglia a donare diverse opere. 
E dopo? Il silenzio. 

Ora questo ultradecennale "silenzio" verrà rotto dalla mostra che i Musei Civici di Pavia tributeranno nel mese di giugno al Pittore siciliano originario di Grotte che ha vissuto e operato a Palermo e in Albania.

Un segnale forte, se si vuole. Sarà colto? 
Magari per riprendere un virtuoso e proficuo cammino all'insegna delle arti visive, volto a valorizzare il patrimonio artistico locale ma guardando oltre, intercettando  i nuovi fermenti, valorizzando nuove risorse, dialogando con gli attori e artefici del vasto mondo dell'arte. 

E se di pari passo, con gli stessi intenti, lo stesso facesse Racalmuto in nome del suo Pietro D'Asaro? Che bacino d'arte fortunato sarebbe! Che sinergia di entusiasmi e di opportunità potrebbe avvampare! Che gemellaggio culturale! 

Un sogno?

Chissà...
















 
Lumie di Sicilia, ottobre 1999, n. 37



martedì 11 agosto 2015

A TRAPANI, "L'ITALIA A PEZZI"


 “…l’espressione in dialetto come risposta ai processi che tendono, inevitabilmente, a frullare i linguaggi. […] ” (dall’Introduzione)


Da Portogruaro a San Mauro Pascoli, da Spilamberto a Sant’Arcangelo di Romagna, da Ancona a Pordenone, da Ravenna a Forlì,  da Trieste a Trapani… un metodico percorso nel tentativo di ricomporre a rebours L’Italia a pezzi. Attraverso i dialetti.

Queste sono alcune tappe del tour di presentazione dell’Antologia dei poeti in dialetto e in altre lingue minoritarie tra Novecento e Duemila.”


Quella di Trapani, organizzata da Marco Scalabrino e con l'autorevole presenza di Manuel Cohen, uno dei curatori dell’antologia, si è svolta domenica 9 agosto alla galleria d’arte “L’urlo di Rosaria”, alla presenza di un caloroso pubblico e di numerosi poeti provenienti da diverse parti della Sicilia. E si direbbe doverosamente, sono antologizzati, infatti, seppure in un bilancio suscettibile di altri apporti, ben undici poeti siciliani:


Dei poeti assenti sono state declamate le loro poesie da Maria Pia Noto. Il gruppo musicale "Acautès" ha intercalato canzoni del repertorio tradizionale siciliano con inediti arrangiamenti. 


 
Mario Gallo recita la poesia "A capuzzuni".
Al tavolo: Manuel Cohen e Marco Scalabrino;
alle loro spalle Alberto Noto e il Gruppo musicale "Acautès"




Da sx: Manuel Cohen, Nino Contiliano, Piero Carbone, Leonardo Rocca, Marco Marino.
In primo piano, Marco Scalabrino


Leonardo Rocca fa dono delle xilografie d'autore.
Alla mi destra: Rosaria La Rosa, Leonardo Rocca, Marco Scalabrino, Manuel Cohen.

Leonardo Rocca, Torre di Ligny - Trapani. Xilografia


Messaggio promozionale su

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L'Italia a pezzi



talia a pezziL'Italia a pezzi. Antologia dei poeti italiani in dialetto e in altre lingue minoritarie tra Novecento e Duemila
a cura di Manuel Cohen, Valerio Cuccaroni, Rossella Renzi, Giuseppe Nava, Christian Sinicco
ed. Gwynplaine, coll. Argo, pp. 745, € 20
Dal 10 settembre l'opera è disponibile in libreria, alle presentazioni del Tour ed è ordinabile via e-mail, scrivendo a argo@argonline.it

Rassegna stampa
Tour


I curatori
Il cantiere dell'antologia L'Italia a pezzi è stato avviato, in collaborazione con critici letterari ed esperti del settore, dai redattori di Argo Manuel Cohen, Valerio Cuccaroni, Rossella Renzi, Giuseppe Nava e Christian Sinicco (che hanno curato anche l'archivio su Argonline) con lo scopo di realizzare un'opera di poesia che faccia riferimento alle lingue minoritarie e ai dialetti: un'operazione che possa, grazie alla creazione di un archivio permanente e in continuo aggiornamento, rispecchiare nel modo più completo ed esauriente il panorama della produzione delle parlate della poesia contemporanea, presenti sul territorio italiano.

I collaboratori
Nel frattempo, ringraziamo i tanti Autori che ci hanno inviato i loro testi e coloro i quali ci hanno aiutato a raggiungerli e valorizzarli, tra cui Maddalena Bergamin, Vincenzo Morvillo, Alessandro Burbank, Domenico Ingenito, Gianmario LuciniSilvia Rosa, Francesco Terzago e Julian Zhara, che hanno firmato alcune prefazioni, costruendo assieme ai redattori di Argo l'ossatura del progetto de L'Italia a pezzi, nonché un team pronto anche per altre avventure poetiche.

Obiettivi
ll nostro primo intento è offrire una mappatura degli scrittori e delle scrittrici che hanno scelto per i propri versi il dialetto, comprese le varianti idiomatiche del neodialetto e del neovolgare, o la lingua della loro area di appartenenza.
I testi selezionati e le note critiche aggiornate sono pubblicati nell'antologia L'Italia a pezzi, il cui titolo, prima di ogni allusione alla sostanziale e incancellabile pluralità del nostro territorio, vuole essere un omaggio alla rubrica Pezzi di vetro, lo spazio copioso e prezioso che in ogni numero Argo dedica alla poesia.

Archivio virtuale
L'archivio online, strutturato regione per regione, autore per autore, sarà implementato con altri testi, file audio, video e link ipertestuali. Infatti, dopo la pubblicazione dell'antologia, si desidera mantenere vivo l'interesse per la poesia in dialetto e nelle lingue minoritarie, fungendo da osservatorio, in modo tale da aggiornare periodicamente la scena letteraria nel suo farsi. È possibile trovare un'anteprima virtuale qui.

Autoproduzione
Anche stavolta siamo stati fedeli al principio dell'autoproduzione: si potrà quindi prenotare una copia dell'antologia L'Italia a pezzi a 15 euro (anziché 20 euro), spese di spedizione comprese.
Invitiamo le nostre lettrici e i nostri lettori a seguire questo viaggio per l'altra Italia poetica.


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Foto ©archivioepensamentiblog