Visualizzazione post con etichetta arti figurative. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta arti figurative. Mostra tutti i post

giovedì 11 giugno 2015

SE NON È CANE, È GATTO. Asterischi di Smaragdos







La calunnia è come i gatti che vengono portati lontano, nel sacco, per non vedere, per non memorizzare il tragitto, ma inspiegabilmente quelli trovano la strada e tornano a casa. Sette spiriti hanno i gatti!

Anche di qualche cane si sa che è tornato a casa percorrendo centinaia, migliaia, centinaia di migliaia di chilometri, anche dopo anni.

Non è cane, non è gatto, eppure la calunnia ha la coda per antenna e il fiuto per bussola. Torna. Se non graffia, morde.


Smaragdos, Lo scornabecco non è un animale. Parainedito.








Nelle foto, due opere di Giovanni Proietto  inserite nella mostra "Non dire gatto" tenutasi alla Galleria "L'Altro Arte Contemporanea" (via Torremuzza, 6 - Palermo) dal venerdì 21 marzo 2014 al venerdì 4 aprile 2014. 

lunedì 16 febbraio 2015

AGRIGENTO COME HOLLYWOOD. La cartolina di Toto Cacciato


In questi giorni Agrigento viene associata alle immagini dei gruppi folkloristici che con danze, suoni e canti etnici vi giungono da tutto il mondo per la Festa del mandorlo in fiore, una festa del folklore che culmina nel simbolo per eccellenza di Agrigento e cioè nell'empedoclea, nella pindarica Valle dei Templi. 

Dal passato dell'aura classica, attraverso il policromo presente del folklore multietnico, qualcuno ha ben pensato di proiettare Agrigento nel futuro di un set cinematografico, assimilandola addirittura al più famoso e rappresentativo simbolo del cinema americano: HOLLYWOOD.

Significherà qualcosa?

Bisognerebbe chiederlo all'agrigentino doc che l'ha ideato, l'artista Toto Cacciato, che mi fa piacere omaggiare con la pubblicazione di questa "sua" cartolina inviatami tempo fa al vecchio indirizzo di Palermo: non l'ho voluta ritoccare per non cancellare le tracce del tempo.

Forse la risposta bisogna evincerla dalle pieghe della sua attività di artista e di operatore culturale o dal senso del suo percorso umano e artistico che da Vicenza, dove ha vissuto e operato lungamente, l'ha riportato nelle plaghe da cui era partito.

Di un suo suggestivo progetto varrà la pena parlarne quando con la partenza dei danzanti gruppi folkloristici sarà ritornata nella Valle il sacro, millenario silenzio.









Links correlati

L'opera artistica di Toto Cacciato

La mostra al Castello Chiaramontano

Rappresentazioni classiche nella Valle dei Templi





sabato 29 marzo 2014

LE CAVIE SIAMO NOI?

Circa un anno fa si organizzava  al Castelluccio di Racalmuto una mostra di sei artisti racalmutesi nell'ambito di una manifestazione che prevedeva diversi altri eventi. 

Per i suddetti artisti,  pittori e scultori, si è ipotizzata o auspicata l'appartenenza ad una "Scuola di Racalmuto" quasi a rinnovare i fasti del secentesco Monoculus Racalmutensis Pietro D'Asaro. 

Le ipotesi e gli auspici sarà il tempo, come ci auguriamo appunto,  a  inverarli, ma è una certezza che tutti hanno dimostrato e stano dimostrando continuità e vitalità nel loro lavoro. Come ad esempio, il giovane Simone Stuto e il veterano Nicolò Rizzo che ritroviamo, con mutata pelle, in qualità di curatore di una mostra che comprende quattro artisti tra cui il bravo Simone.

Riconoscendo le qualità pittoriche, grafiche, fotografiche, nonché la serietà, il rigore metodologico e la raffinatezza stilistica di Nicolò,  possiamo concedergli tranquillamente credito sulla qualità degli artisti su cui ha voluto incuriosire fin dall'annuncio della mostra stessa. 

Con le sue locandine, infatti,  e relativi messaggi baluginanti, parcellizzati, centellinati sul web, ci ha da un mese a questa parte  incuriositi, stuzzicati, provocati e infine accontentati,  rivelandoci apertis verbis di che cosa si trattava, i nomi degli artisti,  l'identità del curatore, del critico, il luogo e le date  dell'evento, i simpatizzanti, gli sponsors. Insomma, tutto quello che normalmente si comunica negli inviti e nei classici comunicati stampa a ridosso degli eventi. Lo ha fatto anche Nicolò, da accorto stratega della comunicazione.

Ma alla fine potremo dirci appagati? O le cavie siamo proprio noi? 

Bisognerà assolutamente verificarlo andando a vedere coi propri occhi la mostra e poi guardare, complici o dissenzienti, i suoi. 
Scommetto che reggerà lo sguardo.

Propongo alcune locandine "in crescendo" che hanno fatto seguito alla prima sulla quale su un elegante sfondo nero si leggeva semplicemente "Cavie". 






















Link correlati:









sabato 27 luglio 2013

LAUREARSI SU SCIASCIA E LE ARTI FIGURATIVE

A&P:

Riporto una testimonianza di Nuccio Mula pubblicata oggi su fb:
https://www.facebook.com/piero.carbone.7/posts/10201524875622112
Lo ringrazio per l'attestato di stima nell'avere indirizzato a me una sua allieva per un'intervista su Leonardo Sciascia e le arti figurative.

Poiché gli apprezzamenti sono cambiali di credito che si debbono onorare, mi ritaglio prudentemente il meno impegnativo ruolo di semplice lettore di Sciascia, onorato di averlo conosciuto non solo e non tanto in quanto compaesano.

In omaggio alla neo dottoressa Alfonsina Lionti riporto, infine, le parole con cui l'intervistatrice ha descritto il nostro semplice e cordiale incontro.

***

Nuccio Mula:

Ho il piacere di rallegrarmi con la Dott. ssa Alfonsina Lionti, una fra le mie migliori allieve, che stamattina s'è laureata, con me come relatore, in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, riportando il massimo della valutazione previsto dalle Leggi italiane: 110 / 110, lode, menzione speciale della Commissione e dignità di stampa per la sua bellissima tesi, da me a suo tempo assegnatale ed egregiamente redatta, su "Leonardo Sciascia e le Arti Figurative".

Prima del colloquio, ho avuto l'onore di leggere questa missiva di augurio scritta dal Ch. mo Prof. Antonio Di Grado, Direttore della "Fondazione Sciascia", letterato e studioso di fama internazionale, nonché mio Amico, al quale avevo segnalato la mia laureanda e la sua tesi:


Al Presidente della Commissione di laurea

Egregio collega,
mi consenta di rallegrarmi per il brillante esito della tesi di laurea di Alfonsina Lionti su un tema che a me come studioso di Sciascia, e alla Fondazione a lui intitolata che ho l’onore di dirigere, sta molto a cuore: quello del rapporto tra lo scrittore racalmutese e le arti visive, che non corrisponde soltanto a uno dei tanti e poliedrici interessi e curiosità di Sciascia, ma testimonia anche la prepotente tensione del suo pensiero e della sua scrittura a pronunziarsi su codici e linguaggi altri dalla letteratura, a cimentarsi con essi, addirittura a immetterne cifre e suggestioni nella sua stessa produzione letteraria.
Saluto perciò e ringrazio la Commissione, mentre formulo alla candidata i miei migliori auguri.

Catania, 23 luglio 2013

Antonio Di Grado
Prof. ordinario di Letteratura italiana, Università di Catania
Direttore letterario della Fondazione Sciascia, Racalmuto


Abbiamo avuto anche il piacere della presenza, in occasione dell'esame di laurea di Alfonsina, del Prof. Piero Carbone, racalmutese, uno fra i massimi conoscitori e studiosi di Leonardo Sciascia, cui ha dedicato un libro e molti saggi critici, e che possiede anche un ampio ed interessantissimo "book" personale di fotografie con Leonardo Sciascia, scattate anche in occasione di diverse Mostre di Pittura.

Il mio carissimo amico Piero, venuto appositamente da Palermo, ha rilasciato ad Alfonsina un'ampia intervista, corredandola di diverse foto; ed in occasione dell'esame di laurea si è parlato anche d'un altro mio vecchio e caro Amico, il celebre Maestro Nicolò D'Alessandro, uno fra gli Artisti prediletti da Sciascia.

In sostanza, un giorno da non dimenticare, per Alfonsina e pure per me, onorato d'aver apposto anche la mia firma al suo Diploma di Laurea così prestigiosamente conseguito e che non sarà il primo, visto che adesso Alfonsina, dopo la laurea triennale, dovrà conseguire, fra due anni, quella specialistica: e sono sicuro che, grazie alla sua costanza ed alla sua intelligenza, traguarderà al meglio anche quest'altra importante prova.
Ancora auguri, piccola cara (pardon, piccola cara Dottoressa, da adesso).

***


Alfonsina Lionti:

"[...] Nell'accogliente atmosfera del verde del suo giardino a Racalmuto, immersi nella tranquillità di una domenica mattina, a giugno, sotto la frescura che l'ombra di un pino ci offriva, Piero Carbone mi rilascia un'intervista in cui è stato facile cogliere il suo compiacimento poiché tutto si basava sulla persona di Leonardo Sciascia e del suo interesse per le arti figurative; delle esperienze che li hanno visti partecipi entrambi, dei ricordi che conserva dello scrittore de "Le parrocchie di Regalpetra" [...].

in Leonardo Sciascia e le arti figurative, tesi di laurea di Alfonsina Lionti, relatore: prof. Nuccio Mula, Accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento, a.a. 2012/2013, Corso di laurea triennale in "Arti visive e discipline dello spettacolo". Sezione Pittura. Coordinatore generale: prof. Francesco Politano.