martedì 23 giugno 2015

ALLE STRADE NELL'OTTOCENTO CI TENEVANO DI PIÙ. Un esempio: la Racalmuto-Montedoro


Sono di attualità le strade in Sicilia, molte delle quali precarie se non addirittura impercorribili, come quella che collega Racalmuto a Montedoro. 

Spesso, in attesa di traslucide soluzioni, i privati, quando possono, rimediano in qualche modo, rabberciando.


 E' storia dei nostri giorni. Si parla tanto di strade,  vi si fantastica sopra, si percorrono a grande velocità con la fantasia,  ma nella realtà sono malmesse.


Nell'Ottocento, a quanto pare,  alle strade, per i loro muli e i loro carretti, ci tenevano di più, come dimostra il seguente atto di cauzione.



Atto di cauzione per lo appalto della fornitura della breccia ed inghiaiamento  del 3° lotto,  in capo a Martorelli Carmelo di Cosimo per £ 2258.16  (11 ottobre 1897)

            Nell’allegata Relazione si giustifica l’intervento:

 “La porzione di strada rotabile Racalmuto – Montedoro che, dalla via del Sanatore arriva alla fine della strada; per le condizioni dei terreni in cui si sviluppa, per l’esposizione Nord e per il continuo passaggio dei veicoli, animali e pedoni, va soggetta a continua degradazione e deterioramento.”


            In tutto i lotti erano quattro e le strade relative avrebbero  permesso a Racalmuto una più agevole e moderna comunicazione con gli altri paesi del circondario. La spesa complessiva prevista era ragguardevole. La Giunta “ad unanimità di voti per alzata e seduta” delibera di approvare “progetti e capitolati per l’inghiaiamento delle strade esterne per una spesa di Lire 12000.”






Le foto sono personalissime ©archivioepensamentiblog

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