mercoledì 23 luglio 2014

IL CORTEO CHE HA ABBRACCIATO UN PAESE





Il corteo storico “Santa Rita” di Castellammare del Golfo, curato dall’Associazione “Rosa d’inverno”, composto da un centinaio di persone, è stata una vera sorpresa per i racalmutesi che hanno goduto di una Festa del Monte ancora più solenne.

Sorpresa, meraviglia, approvazione! Queste le reazioni.

I tradizionali tamburinai locali hanno fatto rullare i tamburi per esaltare sentimenti che si leggevano sui volti. Gioia. Devozione.

E’ uscito dal castello nei realistici costumi medievali ravvivando una pagina di storia. Ha attraversato piazze e asceso scalinate, per giungere sino al Santuario della Madonna del Monte.



Da qui, dopo la messa, al segnale convenuto di un frenetico scampanio, preceduto dagli sbandieratori di Vicari e, seguito dal drappello dei personaggi storici locali impegnati nella tradizione Recita, il corteo si è snodato per le strade che cingono il paese dando la sensazione di una sequela interminabile. Una sorta di abbraccio ideale.

Infine, in Piazza, i singoli personaggi sono saliti sul palco per un omaggio alla Madonna la cui statua era adagiata sul carroccio trainato dai buoi. Inchini, lanci di petali, preghiere; disposti a ferro di cavallo. Sullo sfondo, un trionfo di luci.

Teatrale la plateale presentazione:

Eleonora d’Aragona infanta della famiglia reale siciliana

Giovanni Perollo nobile di sciacca e futuro barone di Castellammare

Nino Tagliavia barone di Castelvetrano

Nicola Peralta figlio di Guglielmo

Isabella Chiaramonte

Giovanni Peralta

Costanza Chiaramonte

Margherita Peralta sposa di Antonio Ventimiglia

Gilardino Calandrino notaio

Pietro Da Guanicola giudice

Stefano De Meliore, procuratore addetto alla zecca di Sciacca


Un ricordo che sicuramente rimarrà associato per parecchio tempo ad una edizione speciale della Festa.

O un sogno che potrebbe trasformarsi stabilmente in realtà anche da noi?










































































































































































































































Foto di Piero Carbone

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