martedì 21 maggio 2013

RICORDARE CON CLASSE. Mario Virga e la scuola





Il 2 ottobre del 2012, ripescando su fb una testimonianza di un amico, pubblicavo Addio, scuola crudele!  Erano le considerazioni di un amico che abbandonava la scuola, mi colpirono e ne feci un post. 

A distanza di otto mesi ne faccio un altro che a quello si richiama in qualche modo, perché Mario Virga, bravo fotografo, pur allontanatosene, a scuola ci ritorna, e con garbo, ma semplicemente nel ricordo. 

La scuola, checché se ne dica e se ne pensi,  non è semplicemente un comune luogo di lavoro ma una propaggine, anzi, un'estensione della propria vita dove come nella vita si vive, senza tema di essere indifferenti, l'odi et amo che lascia stimmate incise nell'esistenza. 

Un odi et amo non passionale ma spiritualizzato che, dal piano emotivo, sale in quello mentale della conoscenza, in quello relazione dell'incontro con l'altro dalla personalità in fieri , della sfida con se stessi consapevoli di entrare in qualche modo nell'esistenza degli altri, si spera, per potenziarla.  



TESTIMONIANZA DI MARIO VIRGA

È passato quasi un anno e i miei ragazzi sono cresciuti. Sono più maturi, più consapevoli di se stessi, più ...grandi. 

Non li vedo ma le notizie mi arrivano comunque e me li immagino ancora in classe, a parlar di compiti, di professori, di amori e malumori. 
Me li immagino a far baldoria durante l'ora buca, a copiare durante i compiti in classe, a sfottere qualcuno nei corridoi, a ridere per una battuta o a parlottare durante l'ora di lezione. Ogni tanto me li immagino pure che studiano, ma questo più raramente. 





Conosco, o almeno penso di conoscere, i loro caratteri. Tutto ciò è sempre molto presente nella mia mente e mi sembra quasi la mia sia una momentanea assenza, una lunga vacanza. Poi, penso, il tempo passa e nuove cose, amici, amori e persone arrivano, e bisogna fare spazio. Sono ragazzi e tutto quello che era importante o degno di considerazione solo poco tempo fa ora è diventato sbiadito. 






Accade con la musica...una canzone nuova fa dimenticare quella ascoltata incessantemente fino ad un mese fa. Ma ha poca importanza, li conosco i miei ragazzi, so di che pasta sono fatti, so che faranno di tutto per realizzare i loro sogni. 
La scuola è solo una convezione che li lega, ma loro hanno desiderio di volare. 
E voleranno, manca poco, anche se non tutti lo sanno.





Oggi ho avuto conferma di essere ancora presente nei loro cuori e nella loro mente. 
Ancora una volta siamo stati una classe, come un anno fa. Ancora con voi.







Foto di Mario Virga 



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