martedì 12 febbraio 2013

SUSSURRANO LE PALME APOCALISSI

Pensieri di ieri, pensieri di oggi.




In paese le passioni si muovono in carne e ossa e tu le incontri, volente o nolente, al panificio, al supermercato, in piazza, in chiesa, negli stessi luoghi, nelle stesse circostanze, presso gli stessi amici. 

E tutti si è avvolti in una ragnatela.
"Appunti domestici", aprile '98




Con chi polemizzo oggi, ho percorso un tratto della mia vieta ieri. 

Non riesco ad odiarlo. 

"Appunti domestici", gennaio 2013 






Passante frettoloso, 
non fermarti.

Il vento sfoglia un libro di Tagore.
O tu, che vuoi?

Passa, passa via, non lambire
la mia veste di sogno.

Perché indugi? Ignoto amico, va'.
Lasciami solo.

Non disprezzare.
Ingòlfati, lo vuoi, per strade e strade
in mille economici raggiri.

A forza non ti voglio trattenere.
Piuttosto, porta via, mi raccomando,
quel tuo sorriso ironico abbozzato.

Mentre tu passi e vai,
e quando passi, va'.





Io canto, io felice, io sembro
il più felice uomo del mondo.

Tu, me zimbello dici, in preda
a folli, impossibili ideali.

Minaccia l'ingranaggio: ci sfarina.
Sussurrano le palme apocalissi.

Un Angelo è passato, Grandi Ali,
l'Angelo della notte.

Il vento ha chiuso il libro di Tagore.

Notturno in Via Atenea, Cross Cultural Communications, Trapani-New York 1993.







Foto proprie, recentissime

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