sabato 4 marzo 2017

GALOPPANDO, NEL TEMPO, LA SICILIA. Conventi, laghi, fontane, cavalli e ruderi sikani... colti dall'occhio fotografico, dolente, di Nino Di Chiara

Ringrazio Nino Di Chiara per le foto, condivise e da condividere ulteriormente, che riesce a realizzare a dorso della sua cavalla bianca.

Mentre ammiriamo le foto che rimandano ad altri tempi e ad altri mondi, pur prossimi a noi, non possiamo non ascoltare la poesia di Rafael Alberti musicata e cantata, con ritmo galoppante, da Paco Ibanez; una poesia/canzone contro la guerra, ma, metaforicamente, anche contro l'incuria incombente che produce rovine come una guerra vera.

Solo un accorgimento: sostituire  Spagna ,  con la Sicilia.





A Galoppo - Paco Ibáñez e Rafael Alberti
Concerto Alcala de Madrid Theatre nel maggio 1991.




























foto ph © Nino Di Chiara

Rafael Alberti, “A galopar”

guerra civil española
Las tierras, las tierras, las tierras de España,
las grandes, las solas, desiertas llanuras.
Galopa, caballo cuatralbo,
jinete del pueblo,
al sol y a la luna. ¡A galopar,
a galopar,
hasta enterrarlos en el mar! A corazón suenan, resuenan, resuenan
las tierras de España, en las herraduras.
Galopa, jinete del pueblo,
caballo cuatralbo,
caballo de espuma. ¡A galopar,
a galopar,
hasta enterrarlos en el mar!
Nadie, nadie, nadie, que enfrente no hay nadie;
que es nadie la muerte si va en tu montura.
Galopa, caballo cuatralbo,
jinete del pueblo,
que la tierra es tuya.
¡A galopar,
a galopar,
hasta enterrarlos en el mar!

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