giovedì 23 febbraio 2017

A PROPOSITO DI UNA RECENTE SCOPERTA. Carmelo Falco dice la sua e pensa al suo osservatorio.



archivio e pensamenti: LE STELLE A RACALMUTO. Carmelo Falco e il suo osservatorio
Bisogna capire l'estrema vicinanza alla stella a quale "bombardamento" di raggi X sottopone questi pianeti e che campo magnetico hanno gli stessi e se hanno una atmosfera adeguata per la vita.

La cosa certa è che una stella così piccola e fredda ha una vita tra le più lunghe possibili come pure una estrema stabilità.

A pelle direi che è una scoperta clamorosa anche alla luce di una distanza estremamente ridotta per le distanze nell'universo.

Aggiungo un dettaglio: molte volte oggetti che orbitano così vicini tendono a "stabilizzarsi" su rotazioni sincrone (in parole povere mostrano sempre la stessa faccia) che non favoriscono molto la vita o meglio in risonanza orbitale.

Comunque sia ci sarà tanto da studiare e la cosa è oltremodo eccitante :>
Mi riprometto di riprendere Trappist-1 col mio telescopio. È di magnitudine 19, fattibilissima.
Penso che il nuovo James Webb Telescope potrà dirci moltissime cose sia per le sue dimensioni sia per la sua specializzazione nell'infrarosso ❤️

Viva la scienza astronomica!


Le schermate che seguono sono ricavate da: 
















Nel ringraziare per il richiamo ad un vecchio post e per la pubblicazione del commento alla recentissima scoperta di sette nuovi pianeti allineati dove forse è possibile la vita, Carmelo Falco ha fatto seguire, sempre su facebook, con tono colloquiale, alcune riflessioni che sviluppano e completano il precedente commento. Credo valga la pena proporlo anche qui.



Leggere da qui le lancette di un orologio a New York

di

Carmelo Falco

Grazie, Piero, per la risonanza.

In realtà si potrebbero dire altre cose importanti su questa scoperta e non è un caso che la NASA abbia dato così tanto risalto a questa scoperta.
Tra le cose che posso dire per integrare la mia opinione:

- questa giovane stella ha la massa critica appena sufficiente per innescare le reazioni termonucleari tipiche delle stelle. Questo le da estrema stabilità e la vita più lunga possibile per una stella.

- con buona certezza è una stella di seconda o terza generazione, lo dice il suo profilo spettrografico, per cui i pianeti che le ruotano attorno hanno una composizione chimica "ricca" simile a quelli del nostro sistema

- è un sistema molto vicino a noi, 40 anni luce sono pochissimi in termini astronomici. Pensa che questa stellina pur essendo così vicina ha una luminosità estremamente bassa. Nei fatti è un micro sistema solare, un sistema come il nostro in miniatura. O meglio un sistema gioviano un po' più grande;

Se mi chiedi una opinione riguardo alla presenza di vita posso dirti che questo sistema è troppo giovane per la vita evoluta e probabilmente è ancora in una fase in cui la stella si è stabilizzata da poco (ha un decimo della vita del nostro sole, ma vivrà molto ma molto più a lungo) come pure i pianeti che le ruotano attorno.
Tanto è vero che gli studi si concentreranno sulla presenza o meno di elementi propedeutici alla vita come ossigeno, acqua, carbonio, ecc

Aggiungo un ultimo appunto: ho quasi 40 anni e da ragazzo ricordo le pellicole, strumenti che oggi sembrano archeologia.

Allo stesso modo, con le dovute proporzioni, la ricerca istituzionale ha fatto dei passi in avanti inimmaginabili.

Riuscire a "leggere" un sistema dalle dimensioni simili a quello gioviano a una distanza di 40 anni luce è qualcosa che al solo pensiero mi fa sussultare e emozionare grandemente.
Non so se riuscite a cogliere la grandiosità di questi risultati ma credetemi sulla fiducia, è qualcosa di epocale.

Per farvi un esempio terra terra è come se con uno strumento posizionato in Sicilia riuscissi a leggere le lancette di un orologio a New York.

Un caro saluto a tutti.



-1:22

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