venerdì 8 aprile 2016

“GUERRA” E STREPITI NEL NOME DI SCIASCIA! A CHE PRO? Note facebbucchiane

...sempre teatro di guerre e ammazzatine è stata la Sicilia, un secolo sì e un secolo pure, come, ad esempio, al tempo dei Normanni: si dice che la loro invasione venne agevolata dall’appello del Signore di Catania Ibn ath Thumma, in lotta con il signore di Agrigento per rivalità terriere. 
I Normanni approfittarono della ghiotta occasione e con la scusa dell'aiuto conquistarono l'intera Isola.

Come al tempo del giogo angioino.
"...lo maledisse, gli rese onte per onte, sangue per sangue, spezzò il suo scettro, troncò il corso alle sue esterne ambizioni, la sua schiatta per due secoli combatté."
Michele AMARI, La guerra del Vespro

Il Vespro è un ricordo del passato, non verranno dragoni dal mare, ma speriamo che non rotolino balle di ridicolo da Monte Cucco e Monte Pellegrino.






Mia Nota pubblicata su fb il 7 aprile 2016


UNA “GUERRA” NEL NOME DI SCIASCIA? 
Una riunione a Palermo per l’omonima Fondazione


PIERO CARBONE·GIOVEDÌ 7 APRILE 2016

Che leggo!
(tra virgolette le citazioni dall’articolo di cui al link http://www.malgradotuttoweb.it/caso... )


“Resa dei conti”! Di Grado diffidente e aspramente critico verso Racalmuto e i racalmutesi!; al consigliere Nino Catalano "sarà chiesto, probabilmente, se condivide le opinioni del figlio" scagliatosi ingiuriosamente contro Racalmuto e i racalmutesi; "non sarà semplice mantenere toni freddi, dopo le dichiarazioni di Di Grado (“La Fondazione? Un errore farla a Racalmuto”) e Fabrizio Catalano contro Racalmuto".
 
E che è? Una guerra? Nel nome di Sciascia! 

"Non ci sarà Antonio Di Grado che già da tempo aveva presentato le sue dimissioni dal consiglio d’amministrazione...". 
Altre dimissioni da tempo presentate?! E perché non si è saputo prima e non hanno provveduto da tempo alla sostituzione? Forse per mancanza di tempo: è da due o tre anni che, invano, ho chiesto e richiesto i verbali delle sedute alle quali ho partecipato come membro di diritto, in quanto assessore alla cultura, del consiglio d'amministrazione senza alcuna risposta. 
Che solerzia!

E' questa l'eredità morale di cui si doveva essere depositari? 
In fondo si tratta di una riunione di del consiglio di amministrazione di una Fondazione culturale voluta da Sciascia e a lui intestata! 

Ma perché si dovrà tenere a Palermo, se la sede è a Racalmuto? 
Per avere un campo neutro? 
Ma Palermo è un campo neutro o aggraverà dei costi di trasporto una semplice riunione di routine! Sciascia lo temeva di essere amministrato post mortem come un "bene culturale", burocraticamente parlando, intendendo e operando!

P.S. Per essere precisi: il pino della foto a corredo dell’articolo non c'è più!











Il quadro è opera di Milluzzo e si trova nella Biblioteca comunale di Palermo, sede decentrata di Brancaccio




2 commenti:

  1. Piero, credo che qualcuno si sia impadronito del tuo profilo fb. Mi arrivano cose a nome tuo dal tuo profilo ma c'è un'altra foto di un tizio anziano che fa pubblicità a prestiti... controlla subito. Palma

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  2. Grazie per la segnalazione. Purtroppo è accaduto.

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