mercoledì 7 ottobre 2015

CENTO CHILOMETRI DI TURISMO. A PATTO CHE... Da Castronovo a Cattolica Eraclea lungo il Platani





Un fiume pieno di... turismo. 
Excursus con Nino Di Chiara

Il Platani è visibile in alcuni tratti dalla scorrimento veloce Palermo -Agrigento, ma dall'auto in velocità poco si può vedere e capire della vita, della flora, della fauna, dell'ambiente, di un fiume;  oppure lo si conosce dalla letteratura, di Quasimodo, di Vittorini; costeggiarlo e ammirarlo a piedi in tutto il suo corso è un'altra cosa, un'esperienza diversa, rara, unica si direbbe, come quella voluta dall'Università di Palermo: ce ne dà ampio ragguaglio Antonella Filippi sul "Giornale di Sicilia" di giovedì 1 ottobre. 


Resta il rammarico di chi non ha potuto vivere questa esperienza, per scoprire direttamente un mondo familiare e inedito al tempo stesso che scorre sotto i nostri occhi: nulla o quasi vedono rispetto a quello  che c'è da vedere. Ma Nino Di Chiara, presidente della Consulta comunale della cultura di Castronovo di Sicilia, in sintonia con il sindaco dr. Francesco Onorato, anche o soprattutto per la sua inguaribile passione, non si è lasciato sfuggire l'occasione di unirsi alla carovana, l'ha fatto in fuoristrada, si è ripromesso però di rifarlo a cavallo. 


Con il solito candore mi fa partecipe del suo entusiasmo non disgiunto da progetti, propositi, sogni e qualche rammarico. 
Con le parole e con le immagini documenta e sottolinea alcuni momenti di questo viaggio lungo il fiume Platani che potrebbe essere un percorso virtuoso, produttivo sotto tanti aspetti: cento chilometri di turismo, a piedi, a cavallo, in bici, con fuoristrada: dalla sorgente tra Castronovo  (muro della diga) e Santo Stefano Quisquina alla foce di Capo Bianco in territorio di Cattolica Eraclea dove Maria Giordano, che non sai se in veste di custode della foce o sacerdotessa di riti fluviali o dea protettrice, per sei mesi l'anno ha scelto di vivere  qui, vicino al suo fiume.

"Giornale di Sicilia", giovedì 1 ottobre 2015. Reportage di Antonella Filippi

Il percorso è punteggiato di incontri e calorosa ospitalità: alle Grotte di Capelvenere la Cooperativa "Olio del Colle" ha offerto una degustazione di prodotti tipici, immancabili pane cunzatu con l'olio extravergine d'oliva, formaggi, pizza. 

A Cianciana incontro con il sindaco Santo Alfano e il responsabile del GAL Totò Sanzeri, pernottamento nelle residenze estive degli inglesi che hanno acquistato casa a Cianciana; alla miniera Cozzo Disi il signor  Ballone, ex minatore e cultore di storia locale, ha fatto rivivere l'epopea delle miniere anche con notazioni tecniche e aneddoti significativi; l'attore Carmelo Rappisi ha declamato poesie ispirate al fiume Platani di Quasimodo; a Mussomeli incontro con il sindaco dr. Catania che ha preconizzato un "Patto di fiume" tra tutti i comuni interessati; qui cena fredda ma densa di sapori e pernottamento in un antico convento. Una troupe televisiva di Caltanissetta ha ripreso alcuni momenti. 

Nei pressi di "Passo Fonduto" c'è stata la presenza dell'associazione degli appassionati di parapendio "Ali sicane". 
Lungo tutto il percorso, l'ingegnere Alessi e il dr. Arnone, geologo nonché ex dirigente generale alle Infrastrutture, hanno fornito suggestioni e stimoli, come ad esempio la disquisizione sull'utilizzazione dei sali potassici, per una maggiore comprensione del mondo del Platani che si distende su un territorio vario e ricco di risorse.

"Giornale di Sicilia", giovedì 1 ottobre 2015. Reportage di Antonella Filippi

Altre tappe per riscoprire tesori nascosti o sottovalutati: Ponte Vecchio, ex Centrale, Casale San Pietro su cui il prof. Margagliotta ha scritto la sua tesi di laurea negli Anni Ottanta, Mulino della Contessa, Saganelle, confluenza del "Turvoli" col Platani tra Sant'Angelo Muxaro e Cianciana,  ex Montedison dove sembra, dice Nino, "si sia fermato il tempo": tutto è silenzio e abbandono. 
Un peccato avere smantellato la teleferica che una volta trasportava il sale dalle miniere di Serradifalco e San Cataldo a Campofranco, se ne rammarica ancora Giuseppe Palumbo di Milena  che ne è stato l'ultimo elettricista responsabile: ora si sarebbe potuta utilizzare come teleferica  per tours panoramici... Ipotesi. 


Non è purtroppo un'ipotesi il letto del Platani modificato col cemento armato: questa sorta di gabbia innaturale impedirebbe, secondo l'ingegnere Angelo Cutaia, il naturale sviluppo della flora e della fauna endogene nonché la risalita dei pesci. 
Mi ricordo che il naturalista Giovanni Salvo l'aveva stigmatizzato in una lontana escursione tra Burgio, Castronovo e San Biagio Platani a cui ho avuto il piacere di partecipare nei primissimi Anni Novanta assieme a Totò Mastrangelo.
Ma il letto e in alcuni tratti gli argini del fiume cementificati non sono gli unici problemi.
Purtroppo, non sono ipotesi gli spettacoli di degrado e di abbandono che offuscano in alcuni punti i cento chilometri che dovrebbero essere di sano e salutare turismo. Non solo la cultura dei luoghi ma anche l'economia ne trarrebbe vantaggio. (P. C.)



Di seguito, 
notizie relative al percorso lungo il Platani pubblicate 
sul sito del comune di Castronovo di Sicilia.


Un viaggio alla Scoperta del Fiume Platani, dalle sorgenti, nel territorio di Castronovo di Sicilia, alla sua foce, sulla costa di Cattolica Eraclea, per riscoprire la cultura antica di quei luoghi e per trovare nuovi spunti rivolti alla riqualificazione ambientale e allo sviluppo economico e culturale di questo territorio della Sicilia, si svolgerà dal 24 al 27 settembre 2015.


Il viaggio si inserisce in un percorso di ricerca realizzato dal Dipartimento di Architettura, dell’Università degli Studi di Palermo, di cui è responsabile, il docente Antonino Margagliotta, nell’ambito del quale sono stati realizzati due Convegni (2013 e 2014 con il coinvolgimento di docenti, studiosi e amministratori), una Mostra (La casa di Dedalo con i progetti degli studenti di Ingegneria edile -Architettura), il Laboratorio di laurea Ambiente Natura Architettura, nel cui ambito si sono concretizzate circa 20 tesi, che hanno studiato e interpreto specificità dei luoghi del Platani.
Al viaggio prenderanno parte studiosi, fotografi, cine – operatori, giornalisti e studenti per un numero massimo di 20 persone.


Il viaggio, aperto liberamente a tutti quelli che vorranno compiere questa esperienza culturale a contatto con i luoghi della natura, del mito e della presenza dell’uomo, si svolgerà giornalmente e per tappe.

Nell’iniziativa sono coinvolte pure le associazioni attive sul territorio e che promuovono la conoscenza del fiume, che affiancheranno al viaggio le loro specifiche iniziative (volo con parapendio, percorso in mount -bike, navigazione in canoa, etc.).
Alla fine di ogni tappa, nelle città dove si sosta, sono previste iniziative riguardanti la conoscenza del fiume con il coinvolgimento delle comunità locali.



Il programma prevede:

Giovedì 24 settembre
 Castronovo di Sicilia ore 19.30 – Raduno, presentazione e conferenza stampa


Venerdì 25 settembre
 – prima tappa Diga Fanaco (partenza ore 7.30) / Stazione di Acquaviva Platani, Attività/Visite: Ex-centrale idroelettrica, Mulino Ciolo, Ponte Vecchio, Ninfeo di Capelvenere, Casale San Pietro, Mulino Contessa, Acqua Fitusa, Paesaggi delle miniere di salgemma Mussomeli ore 19.30 – Miti e leggende del Platani


Sabato 26 settembre
 – seconda tappa Stazione Acquaviva Platani (partenza ore 7:30) / Cianciana Attività/Viste: Monte San Paolino, Ponte romano sul Gallodoro, Ex-Montedison, Miniera di Cozzo Disi, Torre del Salto, Pistacchiera, Thòlos di Sant’Angelo Muxaro Cianciana ore 19.30 – Nuove visioni per lo sviluppo dei territori del Platani


Domenica 27 settembre
 – terza tappa Cianciana (partenza ore 7.30) / Foce
Attività/visite: Navigazione in canoa, ritrovo naturalistico “Fiume Platani”, Eraclea Minoa Riserva naturale orientata Foce del Fiume Platani – Conclusione








Poesie di Salvatore Quasimodo declamate da Carmelo Rappisi lungo il percorso:
L'Eucalyptus
Che vuoi, pastore d'aria?
Lamento per il sud
I ritorni
Lettera alla madre





Foto inviata da Carmelo Rappisi (a sinistra),
 accanto a Nino Di Chiara



Foto di ©Nino Di Chiara (tranne quelle  con diversa attribuzione appositamente specificata)

3 commenti:

  1. Piero Carbone dice di non essere giornalista. Invece lo è, ed anche cronista. Con immancabili suggestioni letterarie, ambientali e storiche che valorizzano la storia del territorio. In questo caso il fiume Platani e la sua fertilissima Valle. Buoni terreni e risorse minerarie che attrassero persino i Minoico-Micenei. Il mito di Dedalos, Kokalos e Minos si svolge tutto lungo le sue rive salate.Finalmente una iniziativa sotto vari profili culturali che ne valorizza l'ambiente e la storia. Fondamentale asse di penetrazione dal mare Libico fin dalla preistoria, conserva molti tesori inesplorati, sconosciuti. Più che un patto fra comuni bisognerebbe istituire il parco fluviale per restaurare il fiume e le sue rive, iniziare gli scavi archeologici, valorizzare le alture fortificate dai Sicani, Greci, Bizantini, Arabi. Parco dentro il parco sarebbe quello gipseo, di valorizzazione e conservazione delle colline di gesso. Quanto sarebbe bello che i rivieraschi riconoscessero l'enorme valore ambientale, culturale, economico che la sua conservazione indurrebbe. A cominciare dalla estirpazione dei dannosi eucaliptus per reimpiantare salici e pioppi; per continuare con la eliminazione del calcestruzzo nel greto e recuperare la fauna fluviale, e molto altro ancora con la conservazione delle zolfare, saline, calcare di gesso, flora autoctona, coltivazioni e manufatti di origine araba (cubbuluna, sorgenti, mulini, pozzi, senie, saje, ecc). La materia è vasta. E' tempo di metterci mano. Da questi recuperi inizia il nostro futuro.

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  2. Una bella pagina non di giornalismo o cronaca di una viaggio più o meno interessante ma una bella pagina di letteratura. Forse si avvicina alle pagine dei grandi viagiatori del passato ma la freschezza e l'entusiasmo del viaggio è tutto da ascrivere all'autore del pezzo.

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  3. Grazie ad Angelo e a calres (Calogero Restivo) per gli appezzamenti; riguardo alla faccenda del "giornalista" metto le mani avanti a scanso di equivoci con i giornalisti e/o pubblicisti di professione: il blog non è né vuole essere un giornale: semplicemente per sintonia ho voluto dare eco alla passione di Nino Di Chiara che mi ha offerto materiali e spunti.

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