lunedì 14 ottobre 2013

DIALOGO MAI INTERROTTO





Terribile la notizia della mamma ritrovata morta nel barcone affondato al largo di Lampedusa con il bambino appena partorito e ancora a lei legato col cordone ombelicale. Un dialogo mai interrotto, prima di incominciare.
Non immaginando che la realtà avrebbe sopraffatto timori e previsioni, qualche anno fa, all'interno di un progetto animato da Alessandro Cicciari e Susanna Spina, per sensibilizzare i ragazzi al fenomeno insorgente dell'immigrazione, suggerii il seguente

DIALOGO DI UNA MADRE (CHE PARTE) CON IL FIGLIO


MADRE:

Per amore tuo
 sacrifico la mia vita
per darti im futuro migliore. 
Una decisione presa a malincuore:
come madre è un dolore staccarmi da te. 
Da te che per tanto tempo e per tutta la vita  
hai fatto e farai parte di me
perché sei il mio unico e solo amore. 
Noi due siamo un'unica cosa 
e mai niente e nessuno potrà separarci. 
Dicono: 
in Europa i bimbi non muoiono di fame, 
hanno una casa 
hanno vestiti 
hanno giocattoli
hanno cibo 
vanno a scuola 
sono curati 
stanno bene e sorridono.
I genitori hanno un lavoro.  
Ci sono macchine  
per lavare stirare asciugare
conservare cibi. 
L'acqua non vanno a prenderla al fiume. 
Le case sono fresche d'estate, calde d'inverno. 
Anch'io voglio vedere con i miei occhi 
se è tutto vero. 
Mi sembra un sogno,  
ma ho il dovere, 
per te, 
di provare se è vero.  
Oggi parto!
Io parto,
è rischioso per te,
 parto con la consapevolezza  
di non averti abbandonato, o figlio, 
 parto con lo scopo di arrivare  
alla ''Terra promessa"  
anche a costo di mettere a rischio la mia vita  
solo ed esclusivamente per te.  
Sto male,
  sto male al solo pensiero di stare lontana da te.  
Tu piccola creatura indifesa,  
crescerai, spero per poco,  
senza l'appoggio e senza l'amore  
che solo io posso darti.  
Per poco, perché tornerò,  
spero presto, 
spero, spero.  
Quando guardo nel profondo dei tuoi occhi  
vedo tristezza,  
la tristezza che nessuna madre vorrebbe vedere.  
Ma come posso continuare a sopportare  
che tu abbia  
un pagliericcio per casa  
ossa ripulite di animali per giocare  
stracci come abiti  
rifiuti come cibo  
malattie che ti minacciano ogni giorno  
in ogni angolo: lebbra, scorbuto, malaria, 
e poi la peggiore di tutte: la fame, la fame!?  
Per alcuni istanti  
penso di aver preso la decisione sbagliata 



FIGLIO:

Madre,  
non partire con questo peso sulla coscienza.  
Si, sarò anche come tu dici,  
una piccola creatura indifesa,  
ma è proprio in queste situazioni  
che nonostante l'età,  
si dimostra di essere qualcuno,  
in realtà 
dentro mi sento di essere un uomo,  
un uomo  
che ha capito la tua decisione.
Non affliggerti,  
anzi ti sono grato per la nuova vita che vuoi darmi.  
Anch'io
 da padre dovrei fare lo stesso  
per rendere felici i miei figli.  
Staremo lontani.  
Ma ne avremo la forza.  
Nel bene e nel male.  
Mamma
 tu sarai per me
 la luce che illumina il cammino.  
Parlo  
ma vorrei nascondere  
sul mio volto  
il dolore che provo.  
Dentro mi sento triste.  
Mamma  
mi mancheranno i tuoi abbracci  
le tue carezze  
i nostri sguardi 
le tue dolci parole, sommesse,  
nel silenzio  
il tuo stringermi a te  
e sentire il battito del cuore.  
Madre,
immagino già il tuo volto  
quando andrai,  
sarà un volto triste.  
Di chi si sente perdente  
perché non ha potuto evitare  
che tutto questo accadesse. 
Vorrei fermare il tempo 
stringermi a te  
e non lasciarti mai.


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