martedì 4 giugno 2013

DA NEW YORK A PALERMO E DINTORNI


Partono da New York, fanno scalo a Roma e sbarcano a Palermo. Qui visitano i monumenti cittadini, quelli dei dintorni e concludono questa prima tappa palermitana incontrando i local members of Arba Sicula: artisti, giornalisti, scrittori, poeti... dopodiché fanno lo stesso in altre località siciliane della Sicilia occidentale e orientale: Marsala, Mozia, Agrigento, Sciacca, Siracusa, Piazza Armerina, Villa del Casale, Ortigia,Taormina, Acicastello, Etna, Catania, qui il tour si conclude con un altro volo per Roma fino a New York.  E' un periplo di riappropriazione dell'isola con attraversamenti classici e penetrazioni capillari nel suo entroterra. 

Appuntamento o rito che si ripete quasi come un pellegrinaggio o laica liturgia da ben 19 anni. L'officiante ispiratore-animatore è un singolare personaggio sicuramente carismatico.  

Di una tappa del  tour dell'anno scorso ce ne dà un dettagliato ragguaglio Giuseppe Fumia. 

Da far valere come augurale viatico e caloroso benvenuto al tour di quest'anno che inizierà oggi con la tappa fuori programma al Castello di Maredolce. P.C.




Un gruppo si siculo-americani riscopre la Sicilia
di Giuseppe Fumia

"L'avevano promesso l'anno scorso e hanno mantenuto la parola. Un gruppo di siculo-americani, guidati dal professore Gaetano Cipolla, uno dei piu' illustri emigrati negli Usa, sono stati ospiti nella nostra zona martedi' 6 giugno.

Sono arrivati a Palermo il 4 giugno e resteranno in Sicilia fino al 15 dello stesso mese. Quasi tutti fanno parte di "Arba Sicula", una societa' internazionale che si propone "di prisirvari, studiari,e promoviri a lingua e a cultura siciliani".
 


Ogni anno, tra la fine di maggio e giugno, gli associati, ma anche molti simpatizzanti, ritornano in Sicilia per ritrovare le radici, per abbeverarsi alla fonte primigenia. 

Li guida appunto Gaetano Cipolla, docente di Lingua e Letteratura italiane nella St. John's University di New Jork, editore della rivista "Arba Sicula" che pubblica poesie, saggi e notizie della Sicilia e della comunita' siculo americana, in inglese e con traduzione siciliana a fronte. 

Per Cipolla il ritorno in Sicilia e' un insopprimibile bisogno dell'anima che riesce a contagiare, non solo a quegli americani figli di emigranti, curiosi e qualche volta bisognosi di conoscere le radici di genitori e nonni, ma anche a gente che con la Sicilia non ha alcun legame.

La passione per la cultura e la lingua siciliane in Cipolla, detto Mister Sicily, emigrato negli Usa nel 1955 da Francavilla di Sicilia, un paesino vicino a Taormina, ha inizio quando ritorna per la prima volta nell'Isola dopo 14 anni di assenza. Si rende conto di non essere in America un americano e di non essere piu' italiano in Italia. 

Da questa crisi Cipolla prende coscienza della propria identita' culturale e comincia a studiare la Sicilia e a tradurre i testi dei maggiori poeti e scrittori siciliani, convincendosi non solo che i poeti sono i migliori ambasciatori di un popolo ma che non si debba perdere la lingua propria perche', come sentenziava Ignazio Buttitta,"un popolo che perde la lingua addutata dî patri",diventa povero e schiavo degli altri.





Il gruppo di siculo-americani al seguito del professore Cipolla e' venuto quindi in Sicilia, prima a Palermo, e poi e' andato in giro per l'Isola ad inebriarsi di sole, di mare, di bellezze architettoniche e artistiche. 
Nell'Isola hanno ritrovato gli amici di sempre, primi fra tutti i maestri Carlo Puleo e Nino Bellia, che negli anni passati sono stati a loro volta ospiti degli americani, e vari altri illustri esponenti della societa', della cultura e dell'arte siciliane. 

Tutti ospiti a villa Cefala' a Santa Flavia dove si sono dati convegno per un bel simposio. C'erano Ignazio Apolloni, poeta, narratore, scrittore di favole e fiabe; Federico Vaccaro, poeta ironico e giornalista; Giuseppe Sciano', appassionato sicilianista che si batte per il riscatto dell'Isola; Ugo Zingales, Poeta,scrittore, giornalista, fondatore dell'Asla (Associazione Siciliana delle Lettere e delle Arti) e c'era pure il maestro Carlo Puleo che di Cipolla e di Arba Sicula e' amico da sempre, i poeti Piero Carbone, Salvatore Di Marco, il professore Umberto Balistreri, presidente nazionale dei Gre, Nicolo' D'Alessandro, grafico e scrittore. 



Tutti insieme in una grande sala, dove da qualche mese spiccano alle pareti, in mostra permanente, le tele di Calo Puleo, dopo la cena sono stati protagonisti di una simpatica agape durante la quale ciascuno ha detto la propria, declamando una poesia o accennando ai programmi futuri. Lo stesso Gaetano Cipolla si e' incaricato della traduzione in inglese per gli amici americani.
Spettacolo nello spettacolo Paolo Zarcone e Francesco Maria Martorana con la loro esibizione dal forte impatto emotivo. 
Gli amici sono rimasti ammirati e rapiti sia nell'ascoltare il canto folk di Paolo con la rappresentazione di "Li pirati a Palermo" e la leggenda di "Colapisci", sia nell'osservare il magico movimento delle mani di Francesco che facevano vibrare le corde della sua chitarra.
L'appuntamento nella nostra zona e' per la primavera del 2013".
                                                                                               
Articolo pubblicato su "Il Settimanale di Bagheria", 11 giugno 2012






Ringrazio Nino Bellia per avere messo a disposizione le foto qui pubblicate che anch'io vedo con mia sorpresa per la prima volta.

Anticipazioni sulla tappa al Castello di Maredolce:








2 commenti:

  1. Ci sono momenti, nella vita, che si colgono un po' per caso; a volte non se ne conosce nemmeno il motivo, ma si avverte che saranno speciali, come un'intuizione. Non sapevo chi avrei incontrato, né di che cosa avremmo parlato. Però ho seguito una traccia, come un segugio, una delle tante lasciate da te, Piero, sul tuo blog o sui tuoi post di facebook. Mi ha guidato l'istinto (e un po' di faccia tosta, perché ti ho chiesto di farmi conoscere da vicino la realtà di Arba Sicula)e sono arrivata ieri sera ad incontrare il professor Gaetano Cipolla e la sua deliziosa signora. Sarei rimasta ore ad ascoltarlo e quando si è fatta quasi la mezzanotte mi è dispiaciuto lasciarli. Il professore mi ha consentito di fare un viaggio nella cultura siciliana, a me quasi sconosciuta, lasciandomi un profondo desiderio di recuperare, di leggere, di approfondire... ed è ciò che sto facendo! Mio Dio, che cosa insegnano a scuola? E all'Università quanto poco lasciano approfondire sui nostri contemporanei siciliani! E io, da giornalista, quanta responsabilità sento di avere per la scarsa diffusione di conoscenza su storie, luoghi, personaggi, sugli straordinari poeti e scrittori! Grazie, Piero. Grazie ancora per le opportunità di conoscenza, di approfondimento, di relazione che offri attraverso il tuo blog. Grazie per tutto ciò che fai e per l'amore che riversi in ogni tua ricerca, in ogni tuo scritto.

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  2. IL RESOCONTO DEL TOUR DI QUEST'ANNO

    http://www.bagheriainfo.it/news.asp?id=3996

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