giovedì 15 novembre 2012

AEREI DI PACE, A COMISO



In questi giorni l'aeroporto di Catania è chiuso per lavori di manutenzione, voli e passeggeri sono stati dirottati allo scalo militare di Sigonella, ma poteva rappresentare l'occasione per sancire concretamente, simbolicamente, la riconversione ad uso civile dell'aeroporto di Comiso che, ultimato da anni, aspetta sempre l'ultima o penultima autorizzazione per riaprire. 


Comiso negli Anni Settanta e Ottanta del secolo scorso ha ospitato i Cruise, missili americani a testata nucleare. 


Sulla scorta dell'esistenziale poesia quasimodiana esprimevo a mio modo l'angoscia che incombeva su tutti i siciliani: prefigurando, per esorcizzarla,  non improbabili scenari apocalittici. Come se non bastasse, quasi per scacciare i foschi pensieri, sentivo il bisogno di ribadirlo in dialetto,  e rimarcare che di noi, proprio di noi siciliani, si trattasse.


Sotto il riguardo più strettamente personale, la cronaca di questi giorni mi sollecita infantili ricordi quando durante i giochi in strada, con scanzonata innocenza, intonavamo la filastrocca


Apparecchiu miricanu
 jètta a bumma e si nni va. 

Aereo americano 
lancia bombe e se ne va. 

Chissà quante volte era accaduto e sarebbe accaduto che aerei, non solo americani, sganciassero dal cielo proiettili di morte e distruzione, ma per noi semplicemente assumevano la forma di caramelle e bummulùna, come noi chiamavamo i tranci di trecce zuccherose color rosa e turchese esposte sulle bancarelle domenicali. 


Nell'età adulta, le parole di quella filastrocca sarebbero state intese nel loro crudo significato.



  






Non sia subito sera


Soli si sta
(senza più turisti)
su un lembo di terra
coi missili sul cuore.
Vivamente si spera
non sia subito sera.

1980*



E ancora aspetta


“Spararu nni li parti di Missina
spararu nni li parti di Giurgenti
spararu a Leningradu, a Cuba, n Cina
spararu nni li parti d’Occidenti”
dissi lu Gazzettinu.
“A Comisu scacciaru li buttuna.”

Po’... cchjù nenti.

Doppu cent’anni l’isula diserta
ancora va circannu la so curpa.
Risposta cerca, l’addumanna a tutti.
Ma nuddru sapi nenti.

Ancora aspetta.

1982**



Hanno sparato dalle parti di Messina, / hanno sparato dalle parti di Girgenti, / hanno sparato a Leningrado, a Cuba, in Cina, /  hanno sparato anche in Occidente, / "ha detto il Gazettino. / A Comiso hanno premuto i bottoni. / Poi, niente. / Dopo cent'anni l'isola deserta / ancora va ricercando la sua colpa. / Risposta cerca, la domanda a tutti. / Ma nessuno sa niente. / E ancora aspetta.










da Sicilia che brucia, ediz Grifo, Palermo 1990

** da Pensamenti, Coppola editore, Trapani 2008

Immagini dall'archivio fotografico personale.





http://www.eilmensile.it/2012/04/05/sicilia-30-anni-dopo-di-nuovo-a-comiso-per-la-pace/

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